Sostenibilità

La concimazione viene fatta solo con prodotti organici, senza forzature delle rese.

Da diversi anni utilizziamo l’antica pratica agronomica del sovescio, che prevede la semina in autunno, a filari alterni, di una miscela di piante selezionate (fava, pisello, veccia) in grado di fertilizzare in modo naturale i vigneti, apportando durante la crescita primaverile elevati quantitativi di azoto nel terreno. Le stesse piante verranno poi completamente macinate e interrate.

Il sovescio, oltre a migliorare la composizione del terreno, aiuta anche a mantenerne l’umidità favorendo l'accumulo di riserve idriche.

Agevola infine, durante la fioritura, la circolazione di api impollinatrici e di altre specie di insetti amici.

I trattamenti sono ridotti al minimo indispensabile, cercando di evitare il più possibile il ricorso a prodotti di sintesi.

Ci avvaliamo dell’aiuto di una stazione meteorologica tra i vigneti per stabilire il momento migliore per effettuare i trattamenti.

Abbiamo abolito il diserbo chimico.

È un'area di lavaggio dei macchinari agricoli utilizzati per i trattamenti in vigna.

Il biobed impedisce la dispersione nel suolo dei residui di prodotti utilizzati nei trattamenti; l’acqua utilizzata nei lavaggi, infatti, è convogliata in una sacca evaporativa che trattiene i residui e che periodicamente viene smaltita.

Nella nuova copertura della cantina i canali pluviali convogliano l'acqua piovana in una vasca di recupero.

Queste acque sono poi utilizzate per i trattamenti in vigna.

È stato recentemente installato un impianto fotovoltaico composto da 79 pannelli da 400 kW/pannello (potenza totale 31.600 kW - 15 kW di accumulo).

L’energia prodotta ci permette di supportare le varie attività energivore in cantina, soprattutto il mantenimento delle basse temperature a un livello costante sia in alcune fasi produttive sia nei lunghi affinamenti dei vini.

Per buona parte della nostra produzione utilizziamo bottiglie in vetro (tipo borgognotta leggera) dal peso sempre inferiore ai 400 grammi.

Le bottiglie leggere hanno un minore impatto ambientale: nella fase di produzione il consumo di energia è più basso e nella fase del trasporto sono minori le emissioni di CO2.

Abbiamo in previsione a breve termine di sostituire per diversi vini i tappi in sughero con tappi a vite in alluminio riciclabile, accuratamente scelti in base alle caratteristiche di ogni vino.

Ove possibile, soprattutto con la clientela più fidelizzata o del settore Ho.Re.Ca., cerchiamo di riciclare i cartoni, riutilizzandoli per i successivi confezionamenti.

Utilizziamo inoltre solo cartoni automontanti, che non necessitano quindi di nastro adesivo plastificato, risultando interamente riciclabili.